lunedì 15 ottobre 2007

Primarie PD: niente brogli...solo trucchi...

Trionfalismo democratico dopo l'affluenza record alle primarie che hanno, come ampiamente previsto, incoronato Walter Veltroni segretario del PD. Che, paradossi della (di una certa) politica, conta su 3,3 milioni di potenziali elettori, ma su soli 22 iscritti, ossia Veltroni stesso, Prodi come presidente onorario, e i 20 coordinatori regionali.

Infatti, giusto per non smentire tutte le polemiche sulla "fusione a freddo" tra DS e Margherita e su "un partito che nasce dall'alto e non dalla base", è stato incoronato un re d'una terra che non c'è. Questo perchè, formalmente , non si è ancora completata la fusione tra i due partiti, che al momento mantengono quindi ognuno i loro coordinatori provinciali, segretari comunali e di sezione, ecc.

Non c'è neppure la sede, per il momento ognuno se ne sta a "casa propria"...

Ma torniamo sui tre milioni e rotti di votanti, che sono stati il vero successo inaspettato di queste primarie.

Resi noti i numeri, sono subito partite le polemiche sul fatto che potessero essere gonfiati, taroccati, ecc.

Tralasciando lo scoop de "Il Giornale", che ha mandato uno straniero a votare in 5 diversi gazebi a Roma, e nessuno gli contestato o s'è accorto di niente (per cui ha votato 5 volte...), è importante evidenziare un paio di dati:

- l'età minima per il voto era 16 anni e non 18 come nelle Elezioni ufficiali

- potevano votare anche gli stranieri di qualsiasi nazionalità, mentre nelle Elezioni ufficiali possono farlo solo quelli comunitari (ossia di Paesi aderenti alla UE), e solo nelle Amministrative del proprio Comune e nelle Elezioni per il Parlamento Europeo

-non è detto che alle Primarie del PD non siano andati anche elettori di altri partiti della coalizione. Ad esempio, un elettore della "Sinistra massimalista" o uno laico/laicista de L'Unione, sarebbe stato certo più contento di una vittoria di una personalità della Sinistra, piuttosto che di un ex-post DC, magari abbastanza conservatore sui temi etici...

Fatte queste dovute considerazioni, si evince come in prospettiva elettorale, una discreta fetta di quei 3,3 milioni (ammesso e non concesso che la cifra, appunto, sia veritiera...) non possa in alcun modo essere considerata come potenziale elettorato del Partito Democratico che verrà. Anzi, potenzialmente potrebbe esserci anche una parte, seppure esigua, da sottrarre ulteriormente: sono quelli che potrebbero dire "avrei votato il PD solo se le primarie le avesse vinte il mio candidato (ovviamente diverso dal vincitore)".

Per cui, non spaventiamoci per questa presunta "marea" di consensi; E' TRUCCATA!!!

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