mercoledì 12 dicembre 2007

Contro i camionari

Il celebre "J'Accuse" di Emile Zola era un' "accusa difensiva", il mio invece, sarà tutto offensivo...

Io accuso i camionisti anzi, i camionari, come preferisco dispregiativamente chiamarli!

Li accuso perchè stanno bloccando l'Italia in maniera assurda e sbagliata. Perchè potevano scioperare lasciando i camion in garage e standosene a letto, non bloccando il Paese.

Loro, con le loro panze piene, i calendari sconci, l'anarchia sulla strada, dove la loro prepotenza da "tanto io sono più grosso" causa incidenti a più non posso, che si permettono di opporsi alla precettazione.

Bisogna bloccarli, come stanno facendo ora loro con noi!

Bisogna decidersi a privilegiare il trasporto su rotaia e via mare e bisogna sgomberare le strade che loro bloccano, anche coi carri armati se necessario!!

Quando poi sento persone che io considero di un certo livello quali Oscar Giannino, "tifare" per loro nella speranza che questi facciano cadere il Governo Prodi, beh, allora...

Ma quale cadere!!!

Se Prodi, invece di scendere a patti, li caccia a casa a calci in culo, lo voto alle prossime elezioni!!!

2 Commenti:

Alle 1 dicembre 2008 alle ore 13:06 , Anonymous Anonymous ha detto...

40 anni il meridionalista repubblicano Francesco Compagna (padre di Luigi ) teorizzava gli "assi di sviluppo" : ferrovie e autostrade , per lo sviluppo dell' Italia . Poi l' Avvocato decretò che " ciò che fa bene alla Fiat , fa bene all' Italia " . E così si diede mano solo alla seconda parte del programma di sviluppo dei governi di allora (anni '60).Il trasporto merci x ferrovia da allora crollò ( perché nessuno poteva mandare arance e cannoli freschi da Palermo a Dusseldorf fidando su ferrovie ottocentesche )e con esso le Ferrovie dello Stato pure, che si " salvarono " solo coi massicci pre- pensionamenti degli anni ' 80
( e cioè a spese nostre ). Dagli anni ' 70 in poi la sopravvivenza economica dell' Italia è rimasta affidata allo spessore dei pneumatici dei TIR dei "padroncini" e non casualmente ogni sciopero di costoro dura mai più di 48 ore : governi politicamente ben più solidi di quello di Prodi ( vd. Craxi- ministro dei trasporti : on. Signorile ) dovettero calarsi le brache .
Lascia stare Prodi . Le colpe di questa situazione risalgono a poteri che oggi (2008) aiutano il governo da te sostenuto.

 
Alle 1 dicembre 2008 alle ore 13:06 , Anonymous Anonymous ha detto...

40 anni il meridionalista repubblicano Francesco Compagna (padre di Luigi ) teorizzava gli "assi di sviluppo" : ferrovie e autostrade , per lo sviluppo dell' Italia . Poi l' Avvocato decretò che " ciò che fa bene alla Fiat , fa bene all' Italia " . E così si diede mano solo alla seconda parte del programma di sviluppo dei governi di allora (anni '60).Il trasporto merci x ferrovia da allora crollò ( perché nessuno poteva mandare arance e cannoli freschi da Palermo a Dusseldorf fidando su ferrovie ottocentesche )e con esso le Ferrovie dello Stato pure, che si " salvarono " solo coi massicci pre- pensionamenti degli anni ' 80
( e cioè a spese nostre ). Dagli anni ' 70 in poi la sopravvivenza economica dell' Italia è rimasta affidata allo spessore dei pneumatici dei TIR dei "padroncini" e non casualmente ogni sciopero di costoro dura mai più di 48 ore : governi politicamente ben più solidi di quello di Prodi ( vd. Craxi- ministro dei trasporti : on. Signorile ) dovettero calarsi le brache .
Lascia stare Prodi . Le colpe di questa situazione risalgono a poteri che oggi (2008) aiutano il governo da te sostenuto.

 

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