La "fortuna" dei tibetani (e dei ceceni)
Un noto modo di dire anglosassone è uso fare riferimento alla "fortuna degli irlandesi", ovviamente in senso ironico e dispregiativo. Per questo, nel suo periodo più "politico", il grande John Lennon scrisse, registrò e pubblicò una canzone intitolata "The Luck of the Irish", appunto "La Fortuna degli Irlandesi". Nel ritornello, la canzone diceva "se aveste la fortuna degli irlandesi/vorreste immediatamente essere inglesi", che spiegava bene quale fosse davvero la condizione degli abitanti dell'"isola verde"...
Ora, la "fortuna" degli irlandesi ce l'hanno due popoli oppressi e vessati: i ceceni e, come è sotto gli occhi di tutti in questo momento, i tibetani.
La loro è una "fortuna" doppia: sono dominati da due superpotenze mondiali (Russia e Cina) e professano due religioni che non sono quella di Santa Romana Chiesa (islamismo e buddhismo).
E così, mentre per la piccola e sperduta Timor Est, isolotto del Pacifico asiatico a forte connotazione cattolica, si mobilitarono il Papa, gli USA e quindi l'ONU, per la Cecenia ed il Tibet solo alcuni "peones" si disturbano a criticare quel miliardo e mezzo di comunisti bastardi, che con assoluto disprezzo tengono la gigantografia di Mao Tze-Tung su piazza Tienamen.
Addirittura il Papa fa dire al suo portavoce che non tocca certo ai giornali decidere se e quando sua Santità debba intervenire su un dato argomento, dopo alcune critiche arrivategli per non aver speso una parole sui massacri cinesi durante l'Angelus di domenica scorsa.
Sarà stato troppo impegnato a sparare contro liberalismo ed aborto, o forse spera che il suo silenzio favorisca i cattolici cinesi...
E gli USA?!? Che delusione!!!
E se ve lo dice un "amerikano" duro e puro come chi scrive...
Cos'è, hanno paura il presidente cinese non compri più i suoi jet dalla McDougall?!? O pensano di poter sottrarre all'antidoping i loro atleti ai Giochi?!?
Ha fatto di più la nostrana Sinistra Arcobaleno...
No amici, non possiamo essere per la democrazia ad ogni costo solo quando ci fa comodo o non ci comporta danni!
Se invadi l'Iraq, poi fai il culo pure ad Iran e Siria, alla Corea del Nord e alla Cina, a quel subdolo assassino di Putin e anche a qualche compiacente despota africano.
Sennò va a finire che giustifichi le sparate dei pacifisti senza sè e senza ma, amici di assassini "politicamente corretti" e sfaciotutto internazionalisti, ma sempre pronti a sputare al primo razzo nel culo del pazzo di turno...
FREE TIBET, FUCK MAO!!!

2 Commenti:
hola, mi è piaciuta la citazione di John, ad inizio articolo...-shiv-
sieg heil per il freetibet dei fasci! :)
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