Tibet. Capezzone e Bondi: l'Occidente non può restare sordo, cieco e muto
Oltre alla dichiarazione di Lucio Malan, riportata nel post precedente, ritengo meritevole di attenzione anche questa dichiarazione congiunta firmata dagli onorevoli Sandro Bondi - Coordinatore Nazionale di Forza Italia - e Daniele Capezzone, fondatore del network Dec!dere.net, già Segretario Nazionale dei Radicali Italiani e Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.
Il mondo è con il fiato sospeso per quanto sta accadendo in queste ore in Tibet. Il rischio di una vera e propria mattanza, di ulteriori violenze gravi e irreparabili ai danni di monaci e di cittadini pacifici e inermi, è sempre più concreto ed evidente. Rivolgiamo un sentito appello, personale e politico, ai Governi nazionali, all'Unione europea, alle autorità politiche e anche alle autorità religiose, affinché - ciascuno nel proprio ambito - possa essere detto e fatto quanto è necessario e possibile per evitare nuovi spargimenti di sangue, sulla scia delle positive prese di posizione del presidente americano Bush e della cancelliera tedesca Merkel.
Il Dalai Lama e con lui milioni di buddisti dichiarano di voler rispettare le prerogative della Cina. In spirito di dialogo e di nonviolenza, chiedono non l'indipendenza rispetto alla Cina, ma un regime e un profilo di autonomia all'interno della Repubblica popolare cinese. La repressione di manifestazioni pacifiche, l'arresto di un numero imprecisato di persone inermi (le cui condizioni non possono tuttora essere verificate), e l'uccisione di decine di religiosi e di civili non possono vedere l'Occidente sordo, cieco e muto.
E a maggior ragione addolora e sorprende che qualcosa del genere possa avvenire a cinque mesi da un appuntamento di concordia e di fratellanza come le Olimpiadi della prossima estate. Con rispetto, ma anche con forza e fermezza, occorre ricordare a tutti, e in primo luogo alle autorità cinesi, che è in gioco non solo la sorte di un piccolo territorio, ma molto di più: vite umane, e i valori irrinunciabili e universali della vita, della libertà, della democrazia.
Source: Dec!dere.net

0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page