Tibet: Della Vedova, Si guardi al Tibet come al nuovo ‘est europeo’
Prosegue la battaglia di questo blog in favore del Tibet. A tal proposito, pubblico questo intervento di Benedetto Della Vedova, candidato nelle liste del PdL alle imminienti Elezioni Politiche, e leader dei Riformatori Liberali, la forza politica che più d'ogni altra si sta dando da fare per gli amici tibetani. Una volta questa era una battaglia dei Radicali (da cui quasi tutti i RL provengono), ma da qualche tempo Pannella & Co. sono più interessati a seggi sicuri e quote di finanziamento pubblico (del quale han sempre chiesto l'abolizione...), piuttosto che a questioni non trascurabili come la causa tibetana...
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Nel 49° anniversario della rivolta di Lhasa, si presti ascolto alle denunce del Dalai Lama
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia
Nel 49° anniversario della fallita insurrezione di Lhasa, la questione tibetana, rilanciata in questi giorni da parte del Dalai Lama, si conferma un eloquente "simbolo" della violenza politica su cui il regime cinese fonda il proprio potere e il proprio modello di organizzazione sociale.
L’Occidente e il mondo libero devono avere il coraggio di guardare al Tibet con lo stesso spirito e la stessa fermezza, con cui le forze politiche liberali e democratiche guardavano alla schiavitù ideologica e politica a cui l’impero sovietico costringeva l’est europeo.
Non credo (né ho mai creduto) all’utilità e all’efficacia delle politiche di chiusura politica, economica e commerciale nei confronti di Pechino (anzi, ritengo che la globalizzazione consenta una positiva internazionalizzazione della questione politica cinese). Ma non credo neanche al silenzio complice, all’indulgenza verso le violenze e all’allineamento nei confronti del regime di Pechino.
Credits: Riformatori Liberali

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