Biotestamento: le posizioni laiche del centrodestra
- Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato del Pdl
La sentenza del Tar del Lazio sull’atto di indirizzo del Ministro Sacconi sancisce, di fatto, l’incostituzionalità del ddl Calabrò. Se, come ribadiscono i giudici amministrativi, non è costituzionalmente possibile trasformare idratazione e alimentazione in trattamenti sanitari obbligatori, a prescindere dalla volontà del paziente, il ddl Calabrò è da considerarsi irreversibilmente incostituzionale. Il legislatore, se davvero volesse imporre questo principio, dovrebbe cambiare la Costituzione. Non approvare una legge ordinaria incostituzionale e inscenare l’ennesimo braccio di ferro con il Quirinale e con la Consulta.
La strada alternativa, che, nella situazione attuale, sembra sempre più saggia, è di lasciare che nel fine vita, anche sui trattamenti di idratazione e alimentazione forzata, le scelte di cura siano decise nel dialogo tra i medici e i familiari o il fiduciario del paziente incapace, tenendo conto delle sue volontà.
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- Dichiarazione di Francesco Nucara, deputato e Segretario Nazionale del PRI
"La sentenza del Tar dovrebbe indurre ad una maggiore riflessione alcuni esponenti del governo e della maggioranza che sembrano invece fulminati sulla via di Damasco. Da tempo sosteniamo che la legge sul biotestamento approvata in Senato è palesemente incostituzionale e oggi la magistratura ci ha dato la prima conferma. Parlamento e governo, non credano che la situazione migliorerà nelle prossime settimane e se non vi sarà un cambiamento radicale del testo, il conflitto costituzionale giungerà ai massimi livelli. Se qualcuno pensa di potersi mettere la Costituzione italiana sotto i piedi, ha fatto male i conti". Lo ha dichiarato il segretario del Pri Francesco Nucara a proposito della sentenza del Tar del Lazio sul biotestamento.

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