Gaylib: PDL riconosca coppie omosessuali
"Lo Statuto del Popolo della liberta' in fase di stesura sembra incentrato sulla migliore convivenza tra la tradizione popolare europea, liberale e laica riformatrice.
Passaggi che fanno ben sperare per una apertura finalmente seria al possibile riconoscimento dei diritti della persona e della coppia omoaffettiva attraverso una proposta che sia valida e alternativa rispetto a quelle confuse e inconcludenti presentate sino ad oggi dai gruppi di sinistra". Cosi' il presidente di GayLib Enrico Oliari e il vicepresidente dell'associazione gay di centrodestra Daniele Priori salutano la prima riunione della commissione statuto del Popolo della liberta'.
I due annunciano poi che "in questo senso da settembre, assieme all'amico deputato Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori liberali, tra i padri costituenti del Pdl, come pure con Alessandra Mussolini, mostratasi sensibile alla tematica e con tutti coloro i quali vorranno sostenere la nostra causa di liberta', porteremo avanti in ambito parlamentare la proposta di legge per le unioni omoaffettive con la ragionevole speranza che faccia breccia nel Popolo della liberta', fino a divenire legge dello Stato accettata e condivisa dalla maggioranza degli italiani. Una legge- concludono Oliari e Priori- che porterebbe l'Italia in materia di diritti al passo con le piu' grandi democrazie europee".
Credits: La Parte Liberale del PdL
Che il nascente PdL non debba essere il partito clerico che alcuni vorrebbero (e che altri vorrebbero far credere come cosa giusta al Cav...ogni riferimento a Gianni Letta è puramente voluto...), ma invece veramente laico, liberale e liberista è un auspicio mio e credo anche di diversi amici liberali di "area pidiellina".
Questo però non vuol dire con la scusa dell'essere liberali, bisogna per forza far passare cose che, più che laiche o meno, non sono di buon senso.
In quest'ultimo ambito credo vadano inserite idee come ad esempio PACS, DICO et similia.
Queste "alternative" al matrimonio civile sono deleterie, in quanto sostanzialmente matrimoni con soli diritti e scarsità di doveri.
Al contrario, è auspicabile l'introduzione e/o l'ampliamento di formule "contrattualistiche".
A tal proposito, sarebbe utile ripartire dalla "bozza Biondi" della scorsa legislatura.
La parola a chi di dovere...

0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page