giovedì 27 marzo 2008

La demagogia miliardaria della Santanchè



Nella puntata di “Porta a Porta” andata in onda ieri sera, ho avuto lo spiacere di rividere Daniela Santanchè…

La candidata premier de “La Destra – Fiamma Tricolore”, ha avuto negli ultimi tempi una svolta molto decisa.

Per carità, gli abiti firmati, i tacchi alti e le cosce al vento sono rimaste, ma nonostante ciò, il suo moralismo di facciata si è fatto davvero pesante e pressante, oltre che falso e demagogico.

E così, ci regala una serie di perle, tipo quella sul fatto che per Berlusconi le donne esistano solo in posizione orizzontale…

Traduzione: per lui le donne servono solo per portarsele a letto.

Ora, a parte che una “scafata” come la signora, sa sicuramente che certe cose le si può fare anche “in verticale”, non è lei quella che ha trionfalmente (oltre che polemicamente) mollato AN per passare con La Destra, proprio su “consiglio” del Cavaliere che, il piena lotta con Fini, fu il vero deus ex machina “occulto” della scissione storaciana?!?

Oltretutto, non mi dica che crede veramente che invece Epurator er borgataro sia il Principe Azzurro…

Altra fantastica perla della combattiva Daniela è stata «stipendio ai parlamentari calcolato sulla media dello stipendio dei lavoratori italiani, ossia 1200 Euro al mese».

Allora, intanto quella dei parlamentari è un’indennità, e non uno stipendio. Che poi per tanti lo sia, è un altro paio di maniche ma, almeno sulla carta, fare il parlamentare non dovrebbe essere un lavoro, ma un ufficio pubblico in favore della Comunità.

Ciò detto, probabilmente la signora Santanchè non ha mai fatto politica “sul campo”, e magari ha sbagliato a contare gli zeri del suo conto corrente.

La politica, cara signora, non la fanno solo i miliardari come lei!

Le pare che, ad esempio, il classico operaio comunista, che ci crede si dà da fare e poi lo mandano al Parlamento, potrebbe mollare il suo lavoro, farsi i viaggi avanti e indietro o prendere un alloggio a Roma, pagarsi i collaboratori e magari, se ci tiene al territorio dove è stato eletto perché non è il solito paracadutato, aprire un ufficio dove i suoi concittadini, ecc. possano rivolgersi?!

Certo, adesso con questa legge elettorale le cose sono un po’ diverse, ma coi collegi o con le preferenze, uno il territorio se lo deve curare, deve organizzare cene, eventi, magari contribuire a mantenere la sede alla sezione locale del partito al quale, a livello nazionale, deve pure versare una percentuale dell’indennità.

É facile spararle grosse, quando si è nella sua posizione, con tanti soldi e il sostegno dei salotti buoni!

É di certo più coerente Berlusconi, che non si nasconde dietro un dito e non si vergogna della sua ricchezza, rispetto a lei. Che sia perché lui se l’è costruita e invece lei se l’è trovate tra le mani?!?

Infine, ritorno un attimo su Storace: A France’, guarda che se vuoi essere il Benito del Duemila, sei partito malissimo! Lui, quelle dei salotti buoni forse le ascoltava, di sicuro le “coricava”, ma di certo non le mandava a fare la figurina al posto suo…

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