Sì, ci hanno convinto. Serve una destra Dio, patria e famiglia
Ma mettiamoci prima d'accordo sulle parole...
di Filippo Rossi
La notte porta consiglio. E il ripescaggio del trio patriottardo-Savoiardo ci ha fatto rivedere alcune nostre posizioni. Forse è vero. Quello che ci vorrebbe, in Italia, è una destra Dio, Patria e Famiglia. È proprio così, inutile nascondersi dietro un dito, inutile cercare strade alternative. Lo abbiamo capito, ci hanno convinto: una destra in Italia non può che essere Dio Patria e Famiglia. È questione di dna, è questione di destino. Non rimane che declinarla davvero questa destra, nel suo sistema triadico.
Destra di Dio, dicevamo. Indubbiamente. E quindi destra misericordiosa e tollerante. Destra del dialogo. Destra universale. E infinitamente buona. Destra giusta, anche. Destra che sta con gli ultimi, che offre l’altra guancia. Destra che ama il prossimo suo come se stessa. Che non ruba. Che non uccide. Destra amorevole. E caritatevole. Destra di pace, anche. Che non odia, Che non ha paura degli altri. Destra accogliente. Solidale. La destra di Dio è destra dell’Amore.
Destra della Patria. Destra, quindi, come luogo di valori condivisi. Come abbraccio tra uomini. Come comunione d’intenti. Come unione. Come amore, ancora. Destra della libertà. Della fratellanza. Dell’uguaglianza. E, quindi, destra dei diritti. Destra di cittadini. Mai di nemici. Destra di scelte fatte insieme. Di comunità. Di solidarietà, ancora. Destra mai egoistica. E nemmeno localistica. Destra del noi. Non ideologica, perché le ideologie dividono. E la patria unisce. Destra non dogmatica, perché i dogmi escludono. E la patria, invece, è di tutti, al di là delle idee, degli schieramenti, delle fazioni.
Destra di Famiglia, infine. Destra di legami, quindi. E di tenerezza. E di persone che si vogliono bene. E si aiutano. Una destra carezzevole. Nella buona e nella cattiva sorte. Anima e cuore. Sentimenti. Famiglie vere. Persone. Destra concreta, di problemi risolti e da risolvere. Destra che aiuta chiunque si senta famiglia. Che non giudica, perché famiglia è realtà, è amore. E la realtà e l’amore non seguono le regole dettate dall’alto. Destra di società, quindi, rispettosa delle scelte di vita di ogni persona, del privato, della famiglia. Perché la famiglia – spiegano i filosofi – rappresenta le modalità con le quali l'umanità si organizza a partire da una sola categoria: l'amore.
Sì, ci hanno convinto. Questa destra “Dio, Patria e Famiglia” ci piace proprio. Grazie Sanremo!
19 febbraio 2010
CREDITS: FFWebMagazine

1 Commenti:
Bel commento, che faccio mio dalla prima all'ultima riga.
Un GRAZIE gigantesco a Sua Altezza Emanuele Filiberto di Savoia. nella banalità quotidiana, nell'asfissiante esterofilia cui siamo inseriti (ciò spiega le genuflessioni culturali alla reale giordana)voglio ringraziare Savoia, Pupo ed il tenore Canonici per aver portato in Rai un gran bel testo che parla di valori, ideali, idealismo, sentimenti di un tempo che fu.
Uno schiaffo alla triade odierna: trans-coca e relativismo.
Uno schiaffo ad una giuria di fanatici forsennati razzisti:mai visto una cosa del genere!
In ogni caso ricordo ai democratici che Sua Altezza, per ben due volte (ballando con le stelle e Sanremo) è stato DEMOCRATICAMENTE eletto e votato dal popolo/pubblico!
Certi soloni democratici solo a parole dovrebbero comprendere l'insegnamento del Principe.
Ed infine uno schiaffo a chi, dall'alto della sua politica nazista e settaria, fischiava non tanto il testo ma l'ebreo, il negro, l'escluso Emanuele Filiberto, un atteggiamento italiota che per 70 anni ha escluso i Savoia dal ritorno sul suolo patrio ed-ironia della sorte- permetteva alla nipote del duce non solo di rimanere in Italia ma addirittura di sedere in Parlamento. due pesi e due misure ben differenti mi sembra, o si punisce tutti o nessuno.. in ogni caso..le colpe dei padri NON possono ricadere sui figli o nipoti (anche perchè..è vero che c'è stato un vigliacco Vittorio Emanuele 3..ma di Vittorio Emanuele secondo che ha unito la Patria ne vogliamo parlare o meno)..ed infine..cerchiamo di affrontare, per una volta, senza ideologismi di parte, la forma di governo della monarchia..davvero così nefasta? ironia della sorte i migliori Paesi europei, per qualità della vita, reddito, pil, tenore economico ecc sono proprio delle monarchie...
Un saluto "monarchico",
Paolo
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