Le Elezioni Politiche, ormai lo sanno anche i sassi, le ha vinte Berlusconi, con il forte contributo della Lega Nord e l’importante appoggio del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo.
Ma, a livello “personale”, ci sono diversi vincitori e vinti, da una parte e dall’altra, e pure chi ha “pareggiato”; facciamo una panoramica…
VINCITORI:
Silvio Berlusconi: Ancora una volta è lui ad avere i sondaggi buoni, è ancora lui a ridare speranza agli italiani, che lo votano in massa. Risultato? Vittoria e maggioranza sicura anche al Senato, nonostante il Porcellum. In 5 elezioni, il Cavaliere ha vinto 3 volte, e le altre due ha perso pur prendendo più voti dell’avversario. C’è da aggiungere qualcosa?!?
Umberto Bossi: Lega Nord ai massimi storici nel Terzo Millennio, era dai ruggenti Anni Novanta che non c’era un successo del genere. Con l’aggiunta dello sfondamento nelle regioni “rosse” e nell’Italia Centrale. Che chiedere di più?!
Antonio Di Pietro: La “sua” coalizione ha perso le elezioni, ma l’Italia dei Valori ha raggiunto un successo importante, superando il 4% e guadagnando una buona truppa parlamentare. Tonino cavalca giustizialismo ed anti-politica, e tra grilli parlanti e sparlanti, i “v-dayisti” li catalizza lui.
VINTI:
Fausto Bertinotti: La Sinistra – sinistra scompare dal Parlamento, perdendo i ¾ dei voti “sulla carta” da cui partiva. Era previsto un fisiologico calo, tutti comunque li vedevano almeno al “fatidico” 8%, al loro interno si sarebbero accontentati del 6%. Si ritrovano con 3%, e Fausto paga in primis, ma con lui cadono Alfonso Pecoraro Scanio, Franco Giordano, Fabio Mussi e Cesare Salvi.
Enrico Boselli: Nonostante Gesù dalla propria parte, i campioni del laicismo sapevano bene che difficilmente avrebbero centrato il quorum. Il problema è che non hanno centrato nemmeno il salvifico u1%, che garantisce i rimborsi elettorali. E intanto, i loro “compagni” all’ombra del Cavaliere, guideranno il Paese…
Daniela Santanchè: La “Destra – Billionaire” rimane al palo, e con lei la propria paladina, la miliardaria nì-global che forse al Cavaliere avrebbe fatto bene a darla…ammesso che Silvio il Giovane l’avesse mai veramente voluta…E con lei tracolla pure Storace, che se gli va bene può fare l’assessore al Comune di Roma. Un bel passo avanti per un ex onorevole, ex Ministro, ex Presidente di Regione…
“PAREGGISTI”:
Pier Ferdinando Casini: Voleva fare l’ago della bilancia al Senato, ma coi sui miseri tre senatori (di cui uno è Cuffaro…) dovrebbe allearsi alla tanto vituperata Lega e al PD per potersi finalmente sbarazzarsi di Berlusconi (alla faccia della gratitudine…). Bisogna anche dire, però, che non è comunque stato spazzato via come Bertinotti e compagni, e la sopravvivenza è già qualcosa, di questi tempi…
Gianfranco Fini: Il Partito della Libertà prende più voti della somma da cui partivano FI e AN, la coalizione vince e lui sarà quasi sicuramente il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Però, dopo la vittoria, non se l’è filato nessuno, e se il risultato del PdL è un po’ inferiore alle attesa, mentre la Lega è andata alla grande, è perché una buona parte dei “suoi” elettori non ha digerito la “fusione” ed ha incanalato la protesta verso il partito di Bossi. Rimandato a quando il PdL sarà in tutto e per tutto un partito, strutturato e digerito dal popolo della destra.
Marco Ferrando e
Flavia D’Angeli: I loro rispettivi partiti, combinati insieme, avrebbe superato l’1%, garantendogli il rimborso elettorale. Il risultato è comunque importante, è costato l’esclusione anche dalla Camera de la Sinistra, l’Arcobaleno e fatto ripensare chi ha archiviato in fretta e furia “falce e martello”.
Oliviero Diliberto: A proposito di “falce e martello”, tra gli arcobalenisti era quello più restio a mandarli in soffitta e ciò, unito al fatto di non essersi candidato, fa sia che tra i leader della fu “Sinistra di Governo”, sia l’unico a poter mantenere la guida del proprio partito. Se non fosse per la disfatta elettorale, sarebbe quasi un vincitore…