lunedì 28 aprile 2008

Ipotesi sulla squadra di Governo - n. 2

Prosegue la nostra "panoramica" sul totoministri per il Berlusconi IV. Sembrano tramontate definitivamente le ambizioni romane di Roberto Formigoni, che dovrebbe rimanere per un altro biennio al Pirellone, prima di divenire coordinatore del nascituro PdL (ruolo al quale, per altro, vi sono anche altri ambiziosi pretendenti).

Questo potrebbe però comportare l'inserimento nella squadra ministeriale del suo "braccio destro" Maurizio Lupi, già assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Milano, e come Formigoni legato a doppio filo a Comunione e Liberazione.

Il nome di Lupi si è fatto per il Ministero della Salute, e certo sarebbe una nomina "pesante"; è noto infatti come in Lombardia il "gruppo CL" abbia piazzato a capo delle ASL medici "vicini", con un esponenziale aumento dei medici obiettori. Se l'obiezione è senza dubbio un diritto, altrettanto lo sono la ricerca e la possibilità di trovare in ospedale sempre e comunque un medico che l'obiezione non la faccia.

Speriamo che le istanze laiche siano recepite fino in fondo dal premier in pectore, all'ultima grande occasione per rendere l'Italia un grande Paese liberale, come non lo è più stato dal Fascismo in poi, purtroppo... VIVA CAVOUR!

...e anche Roma è nostra!

Gianni Alemanno, già Ministro delle Politiche Agricole e Forestali nei Governi Berlusconi II e III, nonchè importante dirigente di Alleanza Nazionale, è il nuovo Sindaco di Roma! Una vittoria che arrotonda quella favolosa delle Politiche, ke distrugge l'immagine glammatriciana, di Veltroni e del suo predecessore e sconfitto successore Rutelli.

Pane e cicoria hanno fatto male a Er Piacione, che solo grazie all'elezione in Senato, non sarà costretto a cercarsi finalmente un lavoro...

Inanto può tornare sul motorino... :)

lunedì 21 aprile 2008

Ipotesi sulla squadra di Governo - n.1

Il sito ufficiale di Forza Italia (ma anche www.votaberlusconi.it), pubblicizza in home page l'intervento che trovate qui sotto. Che falliti gli "assalti" ad Affari Esteri, Interno e Presidenza del Senato, pur di non restare fuori dai "giochi romani", Formigoni sia propenso ad accettare il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica?!? La cosa, certo, non spiacerebbe Oltretevere, dove il Governatore lombardo ha i suoi bravi agganci, essendo un leader di CL...che già si pregustino lauti finanziamenti alle scuole cattoliche, magari a scapito della ricerca "relativista"?!?

FORMIGONI: Debutta in Lombardia la Dote Scuola

Debutta in Lombardia la "dote scuola". A partire dall’anno scolastico 2008-2009 la dote accompagnerà lo studente in tutto il suo percorso scolastico, sostenendo la sua liberta’ di scelta, il diritto allo studio e il merito. La ’dote’ e’ un nuovo complesso di contributi alle famiglie degli studenti che frequentano le scuole lombarde primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, statali o paritarie. "La ’dote scuola’ - spiega il presidente della Regione Roberto Formigoni- e’ la forma piu’ matura e compiuta di quell’investimento sul capitale umano che la politica della Regione ha posto da tempo tra le priorita’ strategiche. Per il governo della Regione Lombardia la chiave dello sviluppo e’ l’educazione, tanto e’ vero che negli investimenti nel campo dell’istruzione e’ stata all’avanguardia, sostenendo l’effettiva liberta’ di scelta, il diritto allo studio e gli studenti meritevoli".

"Voglio sottolineare - aggiunge l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - una importante novita’, vale a dire l’accelerazione dei tempi di richiesta e di pagamento dei contributi. Se prima tutto cio’ avveniva durante l’anno scolastico gia’ in corso, con pagamento alla fine delle lezioni, per il prossimo anno scolastico la domanda dovra’ essere presentata dal 21 aprile al 30 giugno 2008. A settembre le famiglie sapranno se e quanto viene loro riconosciuto e a partire da gennaio 2009 incasseranno il contributo".

La ’dote scuola’ e’ articolata in diverse componenti, a seconda della tipologia dei beneficiari.
1. La ’dote’ per la permanenza nel sistema educativo e’ quella di cui beneficiano gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori statali le cui famiglie presentino un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 15.458 euro. Questa ’dote’ sostituisce i contributi per i libri di testo, gli assegni di studio e le borse di studio gia’ previsti per questa tipologia di beneficiari, consentendo alle famiglie di presentare un’unica domanda e presso un solo ente (la Regione). Il contributo sara’ di importo variabile: 120 euro per le elementari; 220 euro per le medie inferiori; 320 euro per le medie superiori.

2. La ’dote’ per la liberta’ di scelta e’ il contributo che sostiene la liberta’ delle famiglia di far frequentare ai propri figli le scuole paritarie (pubbliche non statali, legalmente riconosciute, parificate). Alle famiglie con indicatore di reddito inferiore o uguale a 8.348,75 euro verra’ riconosciuta per ciascun figlio una ’dote’ corrispondente al 50% della previsione di spesa dichiarata, con un tetto massimo di 1.050 euro. Alle famiglie con un indicatore di reddito compreso tra 8.348,75 euro e 46.597 euro verra’ riconosciuta per ciascun figlio una ’dote’ corrispondente al 25% della previsione di spesa dichiarata, con un tetto massimo di 1.050 euro.

3. A questo tipo di ’dote’ possono in dati casi sommarsi la ’dote’ integrativa e la ’dote’ disabili. La ’dote’ integrativa andra’ alle famiglie bisognose, con un Isee minore o uguale a 15.458 euro alle quali verra’ riconosciuta un’integrazione pari a: 500 euro per gli studenti della scuola primaria; 700 euro per gli studenti della scuola secondaria di primo grado; 1.000 euro per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. La ’dote’ disabili andra’ invece alle famiglie che hanno figli con disabilita’ certificata iscritti alle scuole paritarie cui sara’ assegnato, indipendentemente dall’Isee o dall’indicatore di reddito, un contributo di 3.000 euro.

4. La ’dote’ per merito e’ stata istituita per promuovere le eccellenze, ed e’ da assegnare agli allievi delle scuole statali e non statali le cui famiglie abbiano un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro: 500 euro per i frequentanti la prima, seconda, terza e quarta superiore che hanno ottenuto una votazione da 7,5 a 10 decimi 1.000 euro per chi all’esame per il diploma di scuola secondaria superiore abbia conseguito una votazione di 100 e lode; 1.000 euro per chi all’esame di licenza media abbia conseguito una votazione finale almeno pari a ottimo.

[...]

mercoledì 16 aprile 2008

Per l'Innovazione Liberale

Questa "lettera" porta davvero un messaggio molto importante. Speriamo non rimanga inascoltato...

Cari amici,

uno straordinario risultato elettorale riconsegna a Berlusconi e alla sua coalizione la responsabilità della guida del paese. Dall’esito inequivoco delle urne, che ha assicurato l’elezione di Benedetto Della Vedova e Peppino Calderisi, deriva un più chiaro impegno anche per quanti, come noi, scelsero di salire sulla "barca" di Berlusconi in una fase in cui troppi – era la fine del 2005 – si affrettavano ad abbandonarla, convinti di un imminente naufragio. Ora, come allora, pensiamo che Berlusconi sia il solo leader che può imprimere alla politica italiana una sterzata nel senso dell’innovazione liberale. E su questa traccia – quella liberale, liberista, modernizzatrice – lavoreremo all’interno del Popolo della Libertà, per contribuire alla costruzione dell’agenda di governo e dell’organizzazione politica di quel soggetto unitario che gli elettori hanno consacrato come il primo partito del paese.

Pensiamo che la lettura del risultato elettorale debba registrare e approfondire le ragioni di quanti hanno scelto Berlusconi perché, come noi, ritenevano che fosse il candidato più adatto a cui affidare un ambizioso programma anti-statalista e anti-burocratico, fondato sulla riduzione della pressione fiscale, il federalismo e la sussidiarietà, la riduzione dell’intervento pubblico e della bardatura corporativa della vita civile ed economica, un ambientalismo - finalmente - liberale.

E’ altresì evidente che ampi settori dell’elettorato hanno affidato a Berlusconi una domanda politica diversa, di "protezione" e di "difesa", comprensibile e legittima in un paese afflitto da due anni di non-governo e colpito, soprattutto in alcuni settori produttivi e in determinate fasce sociali, dagli effetti della globalizzazione economica e dalle mancate scelte del passato. In più, la crisi economica d’oltreoceano, l’aumento del prezzo delle materie prime, la sfida che da Oriente investe le nostre società, la bassa crescita della nostra economia: lo scenario economico mondiale consegna sicuramente al prossimo governo un pesante fardello e scuote l’opinione pubblica, che ha chiesto di essere rassicurata.

Noi pensiamo che anche la domanda di protezione proveniente dall’elettorato possano essere meglio soddisfatte da un governo che accetti la sfida dell’innovazione e dell’apertura e che non abbandoni né rinneghi le "ricette" a cui le coalizioni liberali e moderate – nell’occidente avanzato – hanno conformato i propri programmi di governo.

Fin dal 1994, Berlusconi ha saputo interpretare, meglio di tutti, la "vocazione maggioritaria" – per usare un termine di questa campagna elettorale - cui deve tendere ogni grande partito che ambisce a governare un paese. Attraverso la "secolarizzazione" delle grandi ideologie del passato e il riconoscimento di piena cittadinanza a tutte le posizioni "etiche" e "valoriali", il Popolo delle Libertà può rappresentare oggi una straordinaria novità politica nel panorama europeo. In un così grande e variegato partito, il compito dei liberali è quello di proporre ed affermare le idee più esposte sulla frontiera della modernizzazione politica, economica e civile.

Al governo del Pdl spetta – noi pensiamo – il compito di proseguire sulla strada che, fin dagli anni Ottanta, ha visto le coalizioni conservatrici impegnate nell’affermazione di politiche di governo fondate sulla libertà, l’individuo, il mercato.

Riformatori Liberali

Vincitori e Vinti

Le Elezioni Politiche, ormai lo sanno anche i sassi, le ha vinte Berlusconi, con il forte contributo della Lega Nord e l’importante appoggio del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo.
Ma, a livello “personale”, ci sono diversi vincitori e vinti, da una parte e dall’altra, e pure chi ha “pareggiato”; facciamo una panoramica…

VINCITORI:

Silvio Berlusconi: Ancora una volta è lui ad avere i sondaggi buoni, è ancora lui a ridare speranza agli italiani, che lo votano in massa. Risultato? Vittoria e maggioranza sicura anche al Senato, nonostante il Porcellum. In 5 elezioni, il Cavaliere ha vinto 3 volte, e le altre due ha perso pur prendendo più voti dell’avversario. C’è da aggiungere qualcosa?!?

Umberto Bossi
: Lega Nord ai massimi storici nel Terzo Millennio, era dai ruggenti Anni Novanta che non c’era un successo del genere. Con l’aggiunta dello sfondamento nelle regioni “rosse” e nell’Italia Centrale. Che chiedere di più?!

Antonio Di Pietro: La “sua” coalizione ha perso le elezioni, ma l’Italia dei Valori ha raggiunto un successo importante, superando il 4% e guadagnando una buona truppa parlamentare. Tonino cavalca giustizialismo ed anti-politica, e tra grilli parlanti e sparlanti, i “v-dayisti” li catalizza lui.

VINTI:

Fausto Bertinotti: La Sinistra – sinistra scompare dal Parlamento, perdendo i ¾ dei voti “sulla carta” da cui partiva. Era previsto un fisiologico calo, tutti comunque li vedevano almeno al “fatidico” 8%, al loro interno si sarebbero accontentati del 6%. Si ritrovano con 3%, e Fausto paga in primis, ma con lui cadono Alfonso Pecoraro Scanio, Franco Giordano, Fabio Mussi e Cesare Salvi.

Enrico Boselli: Nonostante Gesù dalla propria parte, i campioni del laicismo sapevano bene che difficilmente avrebbero centrato il quorum. Il problema è che non hanno centrato nemmeno il salvifico u1%, che garantisce i rimborsi elettorali. E intanto, i loro “compagni” all’ombra del Cavaliere, guideranno il Paese…

Daniela Santanchè: La “Destra – Billionaire” rimane al palo, e con lei la propria paladina, la miliardaria nì-global che forse al Cavaliere avrebbe fatto bene a darla…ammesso che Silvio il Giovane l’avesse mai veramente voluta…E con lei tracolla pure Storace, che se gli va bene può fare l’assessore al Comune di Roma. Un bel passo avanti per un ex onorevole, ex Ministro, ex Presidente di Regione…

“PAREGGISTI”:

Pier Ferdinando Casini: Voleva fare l’ago della bilancia al Senato, ma coi sui miseri tre senatori (di cui uno è Cuffaro…) dovrebbe allearsi alla tanto vituperata Lega e al PD per potersi finalmente sbarazzarsi di Berlusconi (alla faccia della gratitudine…). Bisogna anche dire, però, che non è comunque stato spazzato via come Bertinotti e compagni, e la sopravvivenza è già qualcosa, di questi tempi…

Gianfranco Fini: Il Partito della Libertà prende più voti della somma da cui partivano FI e AN, la coalizione vince e lui sarà quasi sicuramente il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Però, dopo la vittoria, non se l’è filato nessuno, e se il risultato del PdL è un po’ inferiore alle attesa, mentre la Lega è andata alla grande, è perché una buona parte dei “suoi” elettori non ha digerito la “fusione” ed ha incanalato la protesta verso il partito di Bossi. Rimandato a quando il PdL sarà in tutto e per tutto un partito, strutturato e digerito dal popolo della destra.

Marco Ferrando e Flavia D’Angeli: I loro rispettivi partiti, combinati insieme, avrebbe superato l’1%, garantendogli il rimborso elettorale. Il risultato è comunque importante, è costato l’esclusione anche dalla Camera de la Sinistra, l’Arcobaleno e fatto ripensare chi ha archiviato in fretta e furia “falce e martello”.

Oliviero Diliberto: A proposito di “falce e martello”, tra gli arcobalenisti era quello più restio a mandarli in soffitta e ciò, unito al fatto di non essersi candidato, fa sia che tra i leader della fu “Sinistra di Governo”, sia l’unico a poter mantenere la guida del proprio partito. Se non fosse per la disfatta elettorale, sarebbe quasi un vincitore…

martedì 15 aprile 2008

Grazie, Italia!




Ragazzi, abbiamo vintoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!

Silvio, Silvio, Silvio!!!

Lo so, avevo promesso l'endorsement prima del voto, ma non ce l'ho fatto, sono stato impegnato full time per fare il Difensore del Voto, ma ne è valsa la pena, visto che su 5 schede con la croce QUASI a metà tra PdL e Lega, solo uno non è stato assegnato dal presidente del seggio (e l'ho ovviamente contestato a verbale), mentre gli altri li abbiam portati a casa due a testa. Alla faccia del rappresentante del PD, uno di quelli che Berlusconi lo odia letteralmente. E infatti, "stranamente", sui due andati alla Lega non ha avuto niente da ridire, mentre su i due per il PdL ha abbastanza rotto, e uno l'ha contestato a verbale.

Ma torniamo all'endorsement: cosa avrei voluto mai scrivere?!? Beh, semplicemente che, nonostante sia liberale, nonostante il ritorno del PLI sulle schede elettorali, avrei comunque votato PdL in entrambe le Camere. Sul Senato non ho mai avuto dubbi, mentre alla Camera m'è d'avvero dispiaciuto "tradire" il PLI, ma le proprie idee devono vincere sulle etichette, e la semplice "testimonianza" non le aiute certo a camminare. Ora, ovviamente, non mi resta che sperare in una vera e propria azione liberale del Cavaliere e del suo nascente Governo. Vedremo, intanto aspettiamone la composizione... so che molti amici liberali sono già in fibrillazione per Tremonti all'Economia e Finanze, ma sapete che io ho un "debole" per Giulio... la Prestigiacomo è data per sicura, e sappiamo che lei è "dei nostri": speriamo solo che le assegnino un ministero "pesante". Altrettanto sicuro è dato Frattini agli Esteri, e questo è un altro su cui si può puntare, anche se io lo preferirei all'Interno, visto che si è sempre occupato di servizi d'informazione e che in Europa ha la delega su Sicurezza ed Immigrazione.

E ora celebriamo la vittoria, con le soddisfazioni, grandi e piccole. Per un'analisi più "seria", ci rivediamo nei prossimi giorni.

Allora, a livello nazionale, mi fa piacere che Casini non abbia sfondato, che l'odiosissima Santanchè ed il suo amico borgataro siano rimasti al palo, che gente come Pecoraro Scanio, Caruso, Luxuria e compagni (nel vero senso della parola...) siano rimasti fuori dal Parlamento.

Mi dispiace il "successo" di Di Pietro, la trombatura del superlaico Boselli e del "suo" Partito Socialista, e anche quella di Bertinotti; la penso l'esatto opposto di lui, ma ho sempre apprezzato la sua moderazione (altro che Diliberto!!!) ed il fatto che si vede chiaramente che ci crede in quello che dice (seppur per me siano ovviamente idee folli).

Su Ferrara: puntava allo sbarramento, ha preso lo 0,4...eppure io sono scontento lo stesso, ne ha presi pure troppi, di voti, x me!

Veniamo al livello locale: a Legnago la Lega è andata benissimo, mentre noi del PdL oggettivamente, non abbiamo certo sfondato...nel 2006, Forza Italia aveva il 27,8% e AN circa il 10%. Partivamo quindi da circa il 38%, ci siamo fermati al 29%...

Se da noi hanno stappato lo champagne, credo che a Cerea i leghisti si siano comprati direttamente le cantine della Dom Perignon...hanno fatto il 40%!!! Ma la cosa più bella è la disfatta dei Bonfante & Co., che dopo esser stati spazzati via alle Comunali dello scorso anno, si trovano ora un PD che non tocca il 15%. E hanno governato lì per 15 anni...

Per ora è tutto, e ricordatevi che...
...meno male che Silvio c'è!!!

venerdì 11 aprile 2008

Bollicine della Libertà

venerdì 4 aprile 2008

Dalla parte giusta

La dichiarazione che segue, l'ho trovata importante perchè ha rinsaldato in me la convinzione di stare dalla parte giusta. Ciò detto, preferisco riservare ad uno specifico editoriale di "endorsement", le mie spiegazioni su quale sarà il mio voto e perchè. Nel frattempo, grazie a BDV!

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato di Forza Italia e presidente dei Riformatori Liberali

Emma Bonino si dice, "sulla base dei fatti", in disaccordo con la scelta (compiuta nel settembre del 2005) di schierarmi con il centrodestra. I fatti darebbero ragione a chi, due anni fa, scelse di collocare i radicali nella coalizione prodiana e, oggi, direttamente nel PD.
Non sono d’accordo. Confrontiamo i "fatti" di Berlusconi e quelli del governo guidato dal PD: Berlusconi ha ridotto le tasse (anche se meno di quanto poteva e doveva), il Governo del PD le ha aumentate. Il Governo Berlusconi ha elevato l’età minima per il pensionamento, il Governo del PD, unico al mondo, l’ha abbassata. Il Governo Berlusconi ha varato la legge Biagi, il Governo del PD ha cercato - fortunatamente riuscendoci in misura marginalissima - di indebolirne l’impianto. Il centrodestra ha varato una buona riforma costituzionale, il PD ne ha voluto la bocciatura. Il centrodestra ha riformato la Giustizia nella direzione opportuna (separazione delle funzioni), il centrosinistra ha ristabilito lo status quo ante. Il centrodestra ha retto con rigore e lealtà atlantica la più difficile stagione di politica internazionale del dopoguerra, il PD ha pasticciato con Hezbollah e Hamas. Potrei continuare, ma i fatti, ad oggi, sono questi.
Per il futuro, da una parte c’è l’impegno del PDL a riprendere con maggior vigore - mi auguro - il percorso interrotto, dall’altra le promesse di Veltroni. Promesse facili per chi sa di perdere le elezioni e poco credibili visto il ruolino di marcia di questi due anni della maggioranza targata PD.

Credits: Riformatori Liberali